lunedì 6 settembre 2010

ERBE SPONTANEE: UN'ACCADEMIA PER STUDIARLE

A TUTELA
DI UNO SPACCATO AFFASCINANTE DEL TERRITORIO



Fondata dal Comune di Monte San Pietrangeli
in collaborazione con la provincia,
l’Università Politecnica delle Marche e l’Associazione
“Chi mangia la Foglia”, si propone punto di riferimento
e di studio per la tutela del mondo delle Erbe Spontanee
del territorio, delle aree marginali,
fluviali e nelle aree incolte.
Lo scopo, oltre quello del recupero del patrimonio conoscitivo,
è quello di garantire la conservazione, la raccolta,
il corretto uso delle Erbe Spontanee a scopo alimentare
per la tutela della salute e del paesaggio agricolo.
L'accademia istituisce corsi per il riconoscimento
delle erbe spontanee di vario livello.
Segue lo sviluppo di orti botanici a scopo scientifico,
didattico e formativo.
Sono già stati organizzati numerosi corsi
di riconoscimento delle erbe spontanee con larga
partecipazione e titolo di riconoscimento provinciale
a chi ha superato il corso.

PROGETTO CHI MANGIA LA FOGLIA



Il progetto “Chi mangia la foglia”
entra nel circuito della cucina tipica fermana,
promossa dall’assessorato Agricoltura, Turismo e Parchi
della Provincia di Ascoli Piceno nel 2007
con un protocollo d’intesa con i sindaci dei Comuni
di Monte San Pietrangeli, Francavilla d’Ete, Smerillo,
Montefiore dell’Aso, Petritoli, per caratterizzare
e far conoscere gli aspetti, le attività ricettive
(agriturismi ristoranti), quelle dell’indotto
artigianale, la storia, la cultura, l’arte del proprio territorio.
Ogni comune si caratterizza per l’approfondimento
di alcuni aspetti del mondo delle erbe.

Monte San Pietrangeli con “Erbagustando” per l’aspetto gastronomico, lo studio organolettico delle piante, il recupero dei piatti tradizio-
nali, nuovi menù con relativo abbinamento del giusto vino esclusivamente delle nostre cantine.

Francavilla d’Ete con “Cuochi in Erba” si apre al mondo della formazione scolastica gastronomica coinvolgendo scuole e professionisti del settore.

Smerillo con “Le erbe del gusto e dei misteri” entra nello studio dell’antropologia, della tradizione attraverso il mondo dei misteri, delle leggende, delle pozioni magiche in quello che era l’approccio embrionale all’attuale farmacologia.

Montefiore dell’Aso con “Le erbe dei sapori e dei saperi” affronta l’analisi di nuovi gusti e nuovi sapori, concetti come la parte officinale delle erbe e gli aspetti benefici attraverso l’alimentazione, nonché l’utilizzo nella cosmesi e nella cura del corpo.

Petritoli, con “Erba Olio” fa l’analisi territoriale dove emergono caratteristiche di spicco come l’ olio, prodotto dagli ulivi autoctoni presenti nella zona, condimento imprescindibile nella cucina in abbinamento con piatti alle erbe spontanee ed aromatiche.

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