lunedì 7 marzo 2016

Lapedona

Reperti di età picena e romana testimoniano una intensa colonizzazione del territorio fin dall’antichità.
Con i Longobardi si estende la presenza dei benedettini, soprattutto dell’Abbazia di Farfa, e si accresce gradualmente l’autorità del vescovo di Fermo: in tutto il territorio della Marca Fermana sorgono pievi, corti e castelli feudali.
Il castrum Lapidone figura nell’elenco dei castelli che Aldobrandino d’Este, marchese di Ancona, assegna alla città di Fermo il 10 Giugno 1214 “cum hominibus in dictis castellis habitantibus et eorum podiis et villis”, ma l’effettiva dipendenza di Lapedona (e dei castelli vicini) da Fermo è da riferirsi piuttosto al 1238 quando il vescovo-conte di Fermo Filippo II affida al comune tutte le proprietà della chiesa, dal fiume Potenza al Tronto.
Da quell'anno Lapedona diviene castello della città di Fermo e ne segue le alterne vicende.
Nel centro storico si trovano, la chiesa di San Giacomo e Quirico del XIV secolo, rifatta quasi completamente un secolo fa, che conserva opere pittoriche attribuite a Pietro Alemanno (XV secolo) ed una statuetta lignea del Santo patrono; la chiesa di San Nicolò del XVII-XVIII secolo, con pale attribuite ai pittori marchigiani G. Ghezzi ed F. Ricci ed un organo di scuola callidiana, ora è sconsacrata ed utilizzata per manifestazioni artistiche; la chiesa di San Lorenzo, di fine XVIII secolo, conserva al suo interno un organo di Gaetano Callido (1784) restaurato, un Crocefisso ligneo di probabile provenienza bizantina, oltre ad altari in stile barocco.
Fuori le mura è possibile vedere, la chiesa di San Quirico, in Borgo San Quirico, è romanica, con tracce di affreschi (XII-XIV secolo); la chiesa di San Pietro, romanica, rimaneggiata nel XIX secolo; la chiesa della Madonna Manù, è piccola chiesa rurale dell’XI secolo, a 3 km circa sulla strada provinciale che va al mare; la chiesa di Santa Maria degli Angeli o ad nivem in Borgo Castellano.

Lapedona e il suo Vino Cotto DE.CO.

Il vino cotto racconta la storia del fermano, del piceno e del maceratese, territori delle “Marche del Sud”; esso è capace di fondere in un incantevole insieme di sapori, l’ambiente, i vitigni, la storia, la tradizione e la cultura di questa nostra terra.
Il vino cotto, rappresentava per ogni famiglia il segno dell’ospitalità. Era sempre sulla tavola nelle occasioni migliori e usato frequentemente come rimedio nella cura dei malanni tipici della dura vita di campagna.

Il Vino Cotto è consumato come un normale vino da tavola, ma è più spesso utilizzato come vino da dessert, e presenta una gradazione alcolica elevata.
Lapedona festeggia ogni ultimo week end di Settembre la “Festa del Vino Cotto”. La festa del Vino Cotto di Lapedona è un’ottima occasione per gustare uno dei prodotti di spicco della tradizione e per conoscere più da vicino uno dei borghi più suggestivi del territorio fermano.

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