mercoledì 9 luglio 2014

Frontiera street food

Veloce, informale e sociale, il cibo di strada ha (ri)conquistato anche la nostra regione


Street Food, ovvero cibo da strada, un concentrato unico di sapori semplici, netti, antichi o quanto meno tradizionali. Ma anche innovativi e sperimentali, per reinventare cibi conosciuti e riproporli con nuovi gusti ed aromi. Li trovi dietro l’angolo e sono in grado di soddisfare pienamenteil palato senza alleggerire esageratamente il portafogli. Se sei del posto, ad ogni boccone riassapori le tue radici, altrimenti, se non fai parte della comunità, gustando cibo di strada ascolti il racconto della cultura e dellatradizione locali. Ciò che distingue veramente il mangiare di strada da quello preparato in un ristorante, fosse anche una semplice trattoria, riguarda il tempo e l’informalità, perché i cibi da strada si consumano rapidamente e spesso con le mani ma diversamente dal fast food hanno sempre una storia da raccontare. Vengono preparati e venduti da commercianti ambulanti, fissi in un luogo pubblico oppure mobili e reperibili soltanto in particolari occasioni come sagre, festival, concerti.La sua rivalutazione attuale affonda le radici nel desiderio di donare nuova vita a ricette di un tempo e a prodotti tipici locali, la cui diffusione viene sostenuta da associazioni come Slow Food, Streetfood, Lonely Planet e Gambero Rosso. L’offerta tipicamente marchigiana in tema di cibo di strada è davvero ricca, sia in termini di gusto che di tradizioni: il fritto misto all’ascolana, nel quale spicca l’oliva Ascolana del Piceno in attesa di certificazione DOP, il cartocciodi pesce fritto della Riviera delle Palme, i sardoncini scottadito tipici di tutta la costa marchigiana, la crescia sfogliata di Urbino, i gelati artigianali, gli arrosticini di carne, le spuntature e i ciarimboli (budella di vitello ocapretto cotte alla griglia e servite dentro un panino). In crescita anche sagre ed eventi dedicati al cibo da strada, sia nelle Marche che altrove in Italia. Fra gli appuntamenti marchigiani segnaliamo il Veregra Street Food – www.veregrastreet.it - che si tiene ogni anno alla fine di giugno a Montegranaro (Mc), dove si possono gustare le olive ascolane del Piceno, la tipica frittura di pesce con pesci di piccola taglia, l’hamburger di carne di razza marchigiana ed altre specialità di strada sia italiane che straniere; e Anghiò, il Festival del Pesce Azzurro, che ha luogo annualmente a luglio, con alici, sarde, sgombri, ricciole e tonni protagonisti indiscussi, per promuovere la lunga tradizione ittica delle Marche, ed inparticolar modo di San Benedetto del Tronto. A corollario, mostre a tema, convegni, incontri, degustazioni e show cooking. (www.anghiò.it). Lo street food si accompagna oggi anche a nuove occasioni di consumo e di incontro – come quella dell’aperitivo – e, come dicevamo, può essere il laboratorio di nuovi gusti e idee. Come quelle del locale Anikò di Moreno Cedroni e del progetto l’Uliassi Street Good di Mauro Uliassi, chef marchigiani pluristellati entrambi di Senigallia, riconosciuti anche fra i migliori street chef italiani. Tanto interesse intorno allo street food è confermato anche dalla nascita del primo festival europeo di food truck completamente dedicato allo street food itinerante: Streat, una festa no-stop a base di cibo di strada nostrano ed europeo che si è svolta a Milano alla fine di maggio 2014.



L'aperativo è una delle occasioni più frequenti  di consumo di street food e finger food

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